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Giorgio Beltrammi
Da sempre Italeri ha fornito ai modellisti italiani e stranieri motivi di soddisfazione modellistica sotto diversi punti di vista. Con la serie dei Bf 110, la ditta emiliana ha coperto una esigenza che molti sentivano da tempo. Infatti il '110' era stato un soggetto trascurato o maltrattato. Con le sue tre scatole Italeri ha dato modo di realizzare le tre versioni più impiegate, la C, la D e la G con la effettiva possibilità di poter ottenere la F con poche modifiche.
Cronologicamente parlando la prima scatola a comparire sugli scaffali è stata quella della versione G4/R3 da caccia notturna ed è quella che contiene le maggiori inesattezze, ma analizziamola con calma tenendo presente che l'albero dei pezzi con le ali e i piani di coda è uguale per tutte tre le scatole e proprio da questa parte la nostra analisi (figura sotto).
Le ali presentano la rivettatura in fine rilievo ed un ottimo
effetto tela sugli alettoni. I piani di coda sono precisi e
limpidi, i quattro portelloni dai vani carrello sono dispessore
solo di poco eccedente e presentano i rinforzi interni. Le due
strutture dei radiatori alari hanno i bordi di ingresso e di
uscita adeguatamente sottili. I pezzi 19 e 20, riproducenti
l'arredo interno dei vani carrello, mostrano un ottimo
dettaglio.
I contrappesi degli alettoni, la scaletta, l'antenna ad anello ed
altri dettagli, sono di ottima finezza. Riguardo alle forme, con
disegni alla mano, ho potuto constatare che sono corrette.
Il secondo albero dei pezzi è quello distintivo della
versione. Come noto, la versione F e G si distingue dalle altre
precedenti in alcune aree:
- muso
- cappottature motore
- motori
- canopy
- derive verticali
ed altri dettagli.
Ebbene nel secondo albero dei pezzi ci sono tutte queste
variabili (figura sopra) e valgono i medesimi discorsi su
qualità, nitidezza, precisione. Belli sono gli scarichi
muniti dei tubi smorzafiamma che vanno solo forati. I pezzi 43,
44 e 45 si riferiscono alle blindature all'abitacolo ( i primi)
ed alle bugnature delle gondole motori ( i pezzi 45). Queste
ultime vanno opportunamente stuccate e livellate.
Relativamente alle antenne del radar va subito detto che devono
essere
modificate per ottenere la versione desiderata, in quanto il
loro profilo può variare di molto in base alla versione
del radar che veniva trasportata. Ad ogni modo le parti
più sottili delle antenne vanno sostituite con dello sprue
di spessore adeguato.
Ed è quindi il momento di passare all'analisi dei
trasparenti dove l'Italeri ha commesso un errore notevole. La
parte posteriore del tettuccio è completamente sbagliata e
non è rimediabile in altro modo che ristampando il
tettuccio dopo aver creato una dima corretta, o acquistando un
set di rettifica. Infatti nelle versioni G il tettuccio
posteriore non si apriva a basculamento, ma con ribaltamento
laterale destro.
Riguardo alle decals, ho avuto alcune perplessità
confermate dalla documentazione (G.
P. Piva, non so se mi spiego!) in mio possesso. Il
velivolo C9 + BR è corretto come mimetica, ma il codice C9
non trova riscontro essendo invece 3C + BR (The Defence of the
Reich).
Il velivolo G9 + AT è corretto sia nella mimetica che
nelle decals (The Defence of the
Reich).
Il velivolo G9 + XR io non l'ho mai visto e non se ne vede alcun
accenno nella documentazione in mio possesso. Mi riservo la
responsabilità di dichiararlo un soggetto
inesistente.
Infine il foglio di istruzioni che è chiaro e ben
accessibile. Tuttavia rimane una perplessità sul fatto che
nelle tavole cromatiche e nell'illustrazione di copertina, il
tettuccio è disegnato con le forme corrette!
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